Un’analisi delle condizioni delle infrastrutture portuali e retroportuali, con la lente d’ingrandimento puntata sulle reali “connessioni” fra gli scali e le reti autostradali e ferroviarie e gli aeroporti, per comprendere quanto può essere davvero competitivo per il mercato internazionale far “approdare” le merci lungo lo stivale per poi farle proseguire verso il Nord Europa, ma anche per valutare quali porti italiani hanno fondali sufficientemente profondi per poter ospitare in futuro navi cargo sempre più grandi e che richiedono un “pescaggio” maggiore e dove invece i giganti del mare non potranno attraccare.
pubblicato il 5 Luglio 2019 da admin | in | tag: nuovi scenari nel Mediterraneo, Paolo Scudieri, Srm | commenti: 0
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