All’ultima virata della sua vita è arrivato stanco, come non avrebbe potuto non esserlo un uomo di 94 anni che da qualche tempo soffriva di una insufficienza cardiaca, ma perfettamente lucido fino alla fine. Di quella lucidità che in gioventù era stata addirittura abbagliante, permettendogli di compiere in regata ogni manovra come pochi altri, diventando un campione della vela vincitore di innumerevoli titoli italiani e internazionali correndo con tante classi metriche e soprattutto con la Star, ma non disdegnando tante esperienze veliche anche d’altura. Un velista, Carlo Rolandi, che nel proprio curriculum ha potuto annotare nove partecipazioni alle Olimpiadi, un record per il mondo della vela, fra cui, indimenticabile, quella di Roma 1960, con le regate svolte a Napoli dove era stato titolare e prodiere di Agostino Straulino sulla Star, sfiorando il podio e classificandosi al 4° posto. Una carriera sportiva impressionante così come quella da dirigente sportivo: entrato molto giovane nel Consiglio federale della Fiv, la federazione italiana vela, la prima volta nel quadriennio 1965-1968 (con presidente Beppe Croce), ha fatto parte in seguito poi delle Commissioni atleti (1969-1972) e Altomare (1973-1976, fino a diventare vicepresidente Fiv nel 1977-1980, e quindi nel 1981 presidente della federazione con Beppe Croce presidente onorario, ruolo che ha ricoperto per due quadrienni fino al 1988 assumendo nel 1989 l’incarico di presidente onorario (con presidenti Sergio Gaibisso, e poi Carlo Croce e Francesco Ettorre), carica che ha “onorato” con un ruolo attivo e presente quasi fino all’ultimo. Senza dimenticare gli importanti ruoli nella Federvela mondiale Iyru (International Yacht Racing Union), poi Isaf (International Sailing Federation) e oggi World Sailing, lasciando per scelta personale quando l’età non gli consentiva più lunghi viaggi, facendo però qualche “strappo alla regola”:come nel 2016 quando era volato a Rio de Janeiro, questa volta non per la vela, ma per seguire da vicino e sostenere suo nipote Matteo Castaldo, vincitore della medaglia di bronzo nel canottaggio. L’ultima virata della sua vita, lasciando l’azzurro del mare per navigare in quello del cielo, Carlo Rolandi l’ha computa nella notte fra venerdì e sabato spegnendosi serenamente nel sonno nella sua casa a Napoli, lasciando i due figli Adele e Giggi, sei nipoti e un gran numero di pronipoti, che adoravano quello straordinario bisnonno (l’amatissima moglie Laura era scomparsa alcuni anni fa). I funerali si svolgeranno domenica 9 agosto nella basilica di Santa Lucia dove è facile immaginare la presenza di numerosi esponenti del mondo della vela per la quale Carlo Rolandi (commercialista chiamato a “timonare” nella sua carriera professionale da amministratore delegato la Metropolitana di Napoli, negli anni in cui nasceva la nuova linea 1 Secondigliano-Vanvitelli) non si era mai tirato indietro una sola volta, sempre pronto a fare la sua parte, ma anche ad aprire nuove “rotte” nella vita associativa.
pubblicato il 8 Agosto 2020 da admin | in Personaggi, Storie | tag: addio a Carlo Rolandi, Agostino Straulino, Carlo Croce, Carlo Rolandi, Federvela, Fiv, Francesco Ettorre, Sergio Gaibisso | commenti: 0