Prendete un gommone, metteteci una vela e il gioco è fatto. Detto così sembra facile e, infatti, è molto meno difficile di quello che sembra. Un po’ un uovo di Colombo, giusto per rimanere in tema marinaro. La cosa difficile era l’idea, non la realizzazione materiale, anche se gli ostacoli che devono superare tre giovani intraprendenti di Pantelleria, soprattutto dal punto di vista burocratico, non sono di dimensioni ridotte. Ma non c’è nulla di più forte della convinzione della bontà delle proprie idee e della forza di volontà nper superare ogni ostacolo. Soprattutto quando l’idea è talmente buona da riscuotere consensi e successi. E, allora, ecco Maribelle 615, un progetto pensato da Francesco Belvisi, suo fratello e un suo amico di infanzia, Vito Pavia. Compagni di giochi, compagni di mare, compagni di impresa. Maribelle 615 è un’imbarcazione rivoluzionaria, ibrido tra barca a vela e gommone. E di entrambi prende solo i vantaggi. Lunga poco più di sei metri, grazie alla protezione dei tubolari e a una deriva mobile può essere trasportato fino sulla spiaggia.
È il mezzo ideale per iniziare ad andare a vela, perché abbina alla semplicità di utilizzo una straordinaria sicurezza. Un po’ le parole chiave del successo di questa imbarcazione avveniristica. Ma il futuro è in costante divenire e il progetto di Francesco Belvisi e dei suoi partner ha imboccato una rotta ancora più ardita: quella dell’ecosostenibilità. Il futuro, ormai è evidente, passa attraverso il rispetto per l’ambiente e il mare è, probabilmente, la parte del pianeta che i suoi frequentatori tutelano più di tutte le altre zone. Chi ama il mare lo rispetta sempre. Ecco perché, quando si parla di energia verde, armatori, aziende o semplici velisti della domenica non possono che guardare con entusiasmo a ogni tipo di innovazione.
Ecco perché il progetto Periplo, la circumnavigazione della Sicilia in 18 tappe, ha riscosso un successo incredibile e, tutto sommato, nemmeno tanto inatteso. Periplo, nato da una bonaria provocazione primaverile, si è sviluppato in pochi mesi diventando il prologo di un viaggio ben più lungo verso orizzonti ancora tutti da scoprire. Un viaggio misurabile non solo con le miglia solcate, ma anche e soprattutto con i dati raccolti, con le conferme ottenute, con le sperimentazioni fatte durante una navigazione a impatto ambientale zero. Grazie a una collaborazione con la Zetech, un’azienda di Carpi, Maribelle ha navigato grazie a vele dotate di pannelli fotovoltaici in grado di assicurare il fabbisogno energetico necessario durante il viaggio. Dall’idea alla realizzazione sono bastati pochi mesi di febbrile attività. Maribelle è stata dotata di vele fotovoltaiche e, nel viaggio, è stata affiancata da Bad37, una nave appoggio a sua volta con vele energeticamente attive. Il 26 luglio le due imbarcazioni hanno mollato gli ormeggi dal porto della Cala di Palermo e hanno circumnavigato l’isola imbarcando a ogni tappa equipaggi diversi, costituiti da tutte quelle persone e quegli amici che si sono lasciati incuriosire da un progetto così innovativo. L’energia prodotta è andata ad alimentare il silenziosissimo motore elettrico di cui è stata dotata Mirabelle, ma ha anche permesso di salvaguardare le batterie facendole durare molto più a lungo e con rese migliori, di utilizzare senza preoccupazioni gli apparecchi elettrici presenti a bordo. Con notevoli vantaggi per comfort e sicurezza. E, diciamolo, anche per la salute del mare.
Testo realizzato da Goffredo Arsuffi per mareonline.it
pubblicato il 26 Luglio 2013 da admin | in Barche a vela fino a 15 metri, Gommoni & Tender, Imbarcazioni a motore fino a 15 metri | tag: Francesco Belvisi, ibrido barca a vela - gommone, Mirabelle 615, progetto Periplo, Vito Pavia, Zetech | commenti: 0