Alla guida delle autostrade del mare ci dev’essere un solo comandante. Parola di Michele Ruggieri, amministratore unico di Fedarlinea, associazione italiana di cabotaggio a cui fanno riferimento Tirrenia cin, Siremar – compagnia delle isole, Snav, Delcomar, Alilauro gru.so.n., Navigazione libera del golfo, Caremar, Laziomar, Saremar. In un’intervista rilasciata al mensile Trasporto Commerciale in edicola dai primi di agosto e dedicata alle difficoltà che molti operatori dell’autotrasporto incontrano nel percorrere le autostrade del mare, soprattutto d’estate quando la precedenza assoluta verrebbe data, secondo la categoria, ai turisti in partenza per le vacanze, il numero uno di Fedarlinea ha infatti sottolineato come ” occorra lavorare maggiormente sull’applicazione delle autostrade del mare che hanno avuto a oggi un’implementazione non completa”.Seguendo innanzittutto una rotta: quella che porta ad avere “una regia nazionale in grado di garantire una programmazione e pianificazione accentrata, perché solo in un simile scenario si possono approfondire proposte e nuove idee dedicate per il settore delle merci. Le autostrade del mare costituiscono la vera proposta in termini di progettualita e di visione strategica per quella che dovrebbe essere una gestione, integrata, efficiente ed ecosostenibile capace di soddisfare complessivamente la domanda di trasporto sia di merci che di persone”, ha affermato sempre il “timoniere” di Fedarlinea, “ma occorre compiere un salto di qualità per favorire lo sviluppo di proposte reali di intermodalità”. Una strada “obbligata” da percorrere se si vuole davvero far sì che l’Italia, Paese che per la sua posizione e per la sua conformazione rappresenta una naturale piattaforma logistica nel Mediterraneo, possa far ripartire la sua economia proprio dal mare. Una strada invece per ora percorribile ma ancora da strudiare a fondo è quella proposta dal presidente di Fai Conftrasporto e vicepresidente di Confcommercio Paolo Uggè, di creare una “linea preferenziale per i mezzi pesanti”, facendo sì che una compagnia di navigazione si possa dedicare d’estate ad assicurare prevalentemente il trasporto merci. Proposta “acuta e stimolante”, come l’ha definita Michele Ruggieri, ricordando però come “si debbano fare i conti con un sistema Paese che negli ultimi anni non ha facilitato l’avvio di progetti industriali ex novo. Il settore dei vettori marittimi ha attraversato anni di profonda crisi con difficoltà a generare conti economici tali da poter intraprendere percorsi commerciali di ampio respiro. Non mancano sicuramente esempi virtuosi, ma occorre tener presente che necessita una normativa, non dico di sostegno, ma che permetta di poter generare nuovi investimenti anche attraverso la defiscalizzazione degli stessi. I costi di apertura e di avvio di una company marittima e tutti gli imprevisti che si generano in condizioni di esercenza, non hanno premiato imprenditori che si sono gia’ avventurati in progetti stagionali o comunque di breve periodo. Questo non significa che il nostro Paese non possa immaginare di far nascere e crescere un vettore cargo specializzato capace di intercettare traffico di cabotaggio nazionale e internazionale, avviando anche nuovi collegamenti”.
pubblicato il 3 Agosto 2015 da admin | in Associazioni in Italia, Traghetti In Italia | tag: Alilauro gru.so.n., Autostrade del mare, Caremar, Delcomar, Fedarlinea, Laziomar, Michele Ruggieri, Navigazione libera del golfo, Saremar, Siremar - compagnia delle isole, Snav, Tirrenia-Cin | commenti: 0