“L’Europa senza il Mediterraneo è un continente azzoppato. Di fatto siamo come un’isola, visto che i confini a est sono chiusi per la crisi in Ucraina. Il Mediterraneo è pertanto fondamentale per l’approvvigionamento di materie prime, come per l’import e l’export. Senza sviluppo della logistica quindi si impedisce lo sviluppo del nostro Paese, di fatto il più marittimo d’Europa dopo la Brexit. L’Italia è capofila di una forte iniziativa per la revisione dell’Ets, il sistema per lo scambio delle quote di emissione dell’Unione europea. Inoltre, siamo al lavoro per potenziare il Sea Modal Shift e il Ferrobonus, misure importanti per lo sviluppo dell’intermodalità”. Ad affermarlo è stato il viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Edoardo Rixi, nel suo intervento che ha chiuso i lavori del Consiglio direttivo di Alis che si è svolto a Napoli,
nella suggestiva Sala dei Baroni del Maschio Angioino, appuntamento “timonato” dal Presidente diell’Associazione logistica dell’Intermodalità sostenibile Guido Grimaldi . Una conferma, quella offerta dal viceministro, del ruolo da protagonista assoluto che il mare ha nel presente e soprattutto nel futuro dei trasporti e della logistica ribadito proprio da Guido Grimaldi che nel proprio intervento ha auspicato che “le nuove istituzioni europee che si stanno formando a seguito delle recenti elezioni possano cogliere con maggiore consapevolezza le criticità vissute dal comparto, possano individuare come priorità nuove politiche a supporto della transizione e delle imprese, prevedano maggiori fondi europei su infrastrutture green, innovazione, ricerca e formazione e pongano maggiore attenzione ai benefici generati dal trasporto intermodale, semplificando le procedure e autorizzando maggiori dotazioni finanziarie e agevolazioni fiscali per le imprese virtuose”. E proprio rispetto allo sviluppo dell’intermodalità e delle Autostrade del mare, che l’Europa ha voluto fortemente incentivare negli ultimi anni con l’obiettivo di sottrarre i camion dalle strade e ridurre le emissioni inquinanti”, Guido Grimaldi ha voluto fornire una serie di dati emersi da un’analisi del Centro studi e ricerche Srm che indicano “una crescita in Italia il settore Ro-Ro del +56 per cento negli ultimi 10 anni che ha evidenziata in particolare la centralità dei traffici portuali del Tirreno, tra cui appunto i grandi risultati prodotti dall’Autorità di sistema portuale del Mar Tirreno Centrale con i porti di Napoli e Salerno. Grandi risultati raggiunti dagli armatori”, ha commentato Guido Grimaldi, sottolineando però come il frutto degli sforzi degli armatori “ rischi di essere fortemente compromesso da alcune scelte compiute dall’Europa e, in particolare, dalle normative EtsTS e Fuel Eu Maritime che dall’inizio di quest’anno stanno tassando e tasseranno il settore marittimo a danno di cittadini e imprese, con notevoli impatti economici in particolare sulle navi battenti bandiera italiana”. Considerando comunque che il trasporto marittimo rappresenta oltre il 90% degli scambi mondiali e produce solo il 2,5 per cento delle emissioni globali, per contribuire concretamente alla decarbonizzazione”, è stata la conclusione, “riteniamo prioritario agire con politiche globali e ci auguriamo che venga presa in considerazione la soluzione dell’International Chamber of shipping che, anziché tassare gli armatori come sta facendo l’Europa, propone di istituire un fondo di ricerca e sviluppo alimentato attraverso una fee su tutte le emissioni mondiali, dal quale attingere le risorse per produrre nuovi carburanti nei Paesi in via di sviluppo e premiare gli armatori virtuosi che hanno investito prima in nuove tecnologie”.
pubblicato il 24 Giugno 2024 da admin | in | tag: il viceministro Edoardo Rixi ad Alis, l'appello di Guido Grimaldi all'Europa, Mediterraneo decisivo per il futuro dell'Europa | commenti: 0