Spesso, per raccontare un sistema complesso, per spiegarlo e renderlo comprensibile nelle sue molteplici componenti, non bastano mille parole. A volte, però, sono sufficienti poche foto. È il caso degli scatti realizzati da Massimo Sestini per il calendario 2014 della Marina militare, 36 foto diventate mostra fotografica itinerante portati dalla Marina militare nelle principali città italiane. Un progetto editoriale inedito nel panorama delle nostre Forze Armate, mosso dal desiderio di raccontare, attraverso un occhio fotografico d’autore, la nostra Marina e i nostri marinai e finalizzato alla raccolta di fondi a favore della Fonda-zione Francesca Rava NPH-Italia Onlus nell’ambito del progetto di beneficenza NinnaHo contro l’abbandono neonatale. “Quella di andar per mare” ha scritto il Capo di Stato maggiore della Marina, ammiraglio di squadra Giuseppe De Giorgi, nella sua prefazione al calendario, “è da sempre un’arte in cui l’apporto della componente umana prevarica l’efficienza del mezzo, la sua tecnica, a vantaggio della capacità del gruppo di fare equipaggio”.
È proprio questa l’alchimia di un equipaggio, quel collante invisibile capace di fare di questo sistema complesso un’entità unica e quasi indivisibile, smettendo di essere invisibile e diventando quasi tangibile nelle foto di Sestini. Nei suoi scatti non c’è solo la modernità tecnologica e l’efficienza dei mezzi ma anche, e soprattutto, la professionalità, la preparazione e la dedizione del personale, connubio di una formazione moderna e di un bagaglio di antichi valori e tradizioni che affondano le loro radici nell’arte marinaresca delle quattro Repubbliche marinare e di cui i marinai di oggi sono alfieri. C’è l’amore per il mare, la dedizione e l’attaccamento a una famiglia, quella della Marina.
Nel tentativo di sintetizzare il lavoro al seguito dei nostri marinai, quel “sogno lungo cento giorni” vissuto a bordo di navi, aerei, elicotteri e sommergibili della Marina, Sestini dice: “… dopo aver navigato, volato, essermi immerso accanto a un sommergibile per catturarne l’essenza subacquea, dopo aver accompagnato una squadra di incursori a Herat ed aver visto uno sbarco anfibio in Salento, per la prima volta in trentacinque anni di carriera ho avvertito in tutto il corpo il materializzarsi di uno degli elementi chiave della mia professione: il pathos, quell’emozione creata dalla realtà finalmente diventata fisica, concreta e tangibile”. Massimo Sestini è un fotografo scafato; a guardare le sue foto e a sentire le storie a esse legate ci staresti le ore. Trentacinque anni di amore per la fotografia lo hanno portato a scattare in ogni luogo e in ogni condizione, facendo ricorso anche all’astuzia di chi, per amore, è disposto a far di tutto: camuffarsi, nascondersi, infiltrarsi, attendere ore, giorni. Un fiorentino timido ma talmente innamorato della sua passione che, a vedergli fare una fotografia, ogni volta si ha l’impressione di trovarsi di fronte all’ultimo e al più importante scatto della sua vita. E ogni volta, immancabilmente, si ha una certezza: tra lui e chi sta di fronte al suo obiettivo si è innescata una profonda sintonia empatica. Alchimia, appunto.
A uno così non poteva di certo sfuggire il legame fra quelle famiglie di Fratelli del mare quali l’equipaggio di un pattugliatore, di un sommergibile, di un elicottero, di una portaerei. Uomini e donne dai 18 ai 60 anni con gradi, funzioni e mansioni diverse, ma accomunati da una caratteristica: l’amore per il mare e per il proprio equipaggio; “… mi hanno dimostrato di avere a cuore il loro mezzo, nave, aereo o sommergibile, con lo stesso orgoglio e amore con cui un padre tiene al proprio figlio.
A tutti loro, a queste donne e uomini di mare va il mio sentito e accorato ringraziamento, personale e professionale.” Per maggiori informazioni sulla vendita del calendario e sulle tappe della mostra fotografica, è possibile consultare il sito della Marina Militare: www.marina.difesa.it.
Testo di Valerio Magliola pubblicato sul numero 81 di Arte Navale. Su gentile concessione della rivista Arte Navale.Le immagini di Massimo Sestini sono pubblicate su gentile concessione della rivista Arte Navale. E’ fatto divieto per chiunque di riprodurre da mareonline.it qualsiasi immagine se non previa autorizzazione direttamente espressa dall’autore delle immagini al quale spettano tutte le facoltà accordate dalla legge sul diritto d’autore, quali i diritti di utilizzazione economica e quelli morali.
pubblicato il 22 Maggio 2014 da admin | in | tag: ammiraglio Giuseppe De Giorgi, calendario 2014 della Marina Militare, Fonda-zione Francesca Rava NPH-Italia Onlus, Massimo Sestini, progetto NinnaHo contro l’abbandono neonatale | commenti: 0