Un anno e mezzo di studi affidati a un superesperto contro la falsificabilità delle banconote. Così è nata l’”arma” voluta da Gillardeau, uno dei marchi più conosciuti in assoluto nell’ostricoltura francese, per combattere la contraffazione dei suoi prodotti: una grande G incisa con il laser sul guscio delle famosissime ostriche, richieste da tutti i migliori chef europei, prodotte e commercializzate dalla piccola azienda di famiglia fondata 110 anni fa in riva al mare vicino a La Rochelle e l’Île d’Oléron nella Francia occidentale, per renderle riconoscibili dalle “false ostriche” vendute in Asia ma anche in Francia. “D’ora in poi, le ostriche che distribuiamo in tutto il mondo, consegnandole in 1.400 punti vendita, saranno tutte riconoscibili grazie al nostro logo inciso con il laser sul guscio attraverso un processo che non altera in alcun modo la qualità dell’ostrica “, ha detto ai cronisti del quotidiano francese Le Figaro Véronique Gillardeau, alla guida dell’azienda di famiglia, illustrando il contrattacco sferrato alla concorrenza sleale che aveva portato a un calo anche del 20 per cento nei volumi d’affari dell’azienda che in quattro generazioni ha creato uno dei più grandi tesori dell’universo gastronomico. Ostriche pagate fino a 10 euro a pezzo in un grande ristorante parigino che hanno “ingolosito” anche qualche “falsario”.