L’hanno battezzata risto-pescheria: è la formula, in qualche caso già risultata magica, che nelle località di mare si sta diffondendo a macchia d’olio e che consente al pescatore di portare prima sul bancone della pescheria, magari la propria, e poi sulla tavola del ristorante (nel quale è stato trasformato, di sera, il negozio rimasto aperto di giorno per vendere il pescato) il miglior pesce italiano. Un fenomeno che si basa sul cosiddetto ‘miglio zero’, e che ha coinvolto sia alcune cooperative di pesca, che hanno deciso di fare anche cucina espressa, sia le pescherie pronte a trasformarsi, una volta giunto l’orario di chiusura del negozio, in ristorante. Un modo di fare ristorazione salutato positivamente dalla Fipe, la Federazione italiana del pubblici esercizi, che l’ha definito “una sana integrazione della filiera”, mentre la Federcoopesca-Confcooperative ha rilevato l’importanza di questa formula nella cultura dell’alimentazione a base di pesce visto che il 45 per cento degli italiani non sa riconoscere il pesce e quindi poterlo scegliere magari con chi lo ha pescato potrebbe incrementare i consumi. E gli esempi non mancano per tutte le tasche, dal più economico al super gourmet, non solo nelle città affacciate sul mare ma anche in città dove diverse pescherie si sono attrezzate per cucinare pesci, molluschi e crostacei… (Nella foto www.ristopescheria.com azienda che già nel 2009 ha lanciato l’idea).
pubblicato il 7 Agosto 2016 da admin | in Ristoranti | tag: la pescheria diventa ristorante, risto -pescheria, un po' pescheria un po' ristorante | commenti: 0