Navigare in un mare di vino? Il trasporto
su antichi velieri è naufragato nella crisi
Il trasporto via mare del vino ha origini che si perdono nella notte dei tempi. Le difficoltà del trasporto via terra, in assenza di strade percorribili dai carri e in presenza di ostacoli naturali come le montagne, erano infatti, fino a un’epoca relativamente recente, insormontabili. Anche i viaggi per mare erano comunque pericolosi e gli innumerevoli naufragi lo dimostrano. Proprio l’individuazione e il recupero dei resti di quelle tragedie marinare ha permesso, con un prezioso lavoro di archeologia subacquea, di avere conferma non solo dell’importanza di questo tipo di trasporto, ma anche delle principali rotte lungo le quali venivano trasferite migliaia e migliaia di anfore colme del prezioso nettare. Si è giunti così alla conclusione che, nel corso delle varie epoche, si crearono delle vere e proprie vie del vino, come quelle etrusche che, dai porti centro-meridionali della penisola italiana, risalivano le coste tirreniche fino alla Liguria e proseguivano anche oltre, in Provenza e Spagna. In tempi più recenti, nel 1300,
