Si chiama Ted, sigla che sta per Turtle Excluding Device, ed è una griglia di esclusione che inserita prima della porzione terminale della rete a strascico può migliorare la selettività dell’attrezzo per quanto riguarda il by catch, ovvero le catture accessorie, riducendo la mortalità delle tartarughe marine. Uno strumento davvero efficace per proteggere uno dei più affascinanti abitanti del mondo sommerso come la tartaruga marina Caretta caretta? A dirlo saranno i risultati della sperimentazione avviata con la nuova campagna di diffusione proprio del Ted che l’Area marina protetta delle Isole Egadi ha avviato coinvolgendo le barche a strascico del territorio, all’interno del progetto Life+12 TartaLife, finanziato dall’Unione europea. Un progetto che si prefigge proprio di ridurre la mortalità della tartaruga marina Caretta caretta indotta dalle attività di pesca, attraverso la diretta collaborazione degli operatori del settore, verificando l’efficacia di sistemi di mitigazione delle interazioni accidentali con le tartarughe marine, ma anche rafforzando e potenziando la rete dei centri di primo soccorso e recupero per tartarughe marine presenti sul territorio nazionale e offrendo sostegno ai pescatori, mediante interventi di informazione e formazione. Questa è la seconda campagna di diffusione del Ted condotta alle Egadi dopo quella effettuata nel 2017 per comparare le catture, in termini di pescato commerciale e scarto, tra le reti tradizionalmente usate dai pescatori e quelle modificate con l’inserimento della griglia, con il supporto di un componente dello staff tecnico-scientifico dell’Amp a bordo dei pescherecci. Il coinvolgimento delle barche da pesca è sostenuto da un incentivo economico.
pubblicato il 31 Maggio 2018 da admin | in Associazioni in Italia | tag: tartarughe uccise dalla pesca a strascico, Turtle Excluding Device | commenti: 0