Sviluppare e realizzare su scala industriale impianti di produzione di energia dalle onde del mare. È questo l’ambizioso obiettivo dell’accordo firmato nella sede Eni all’Eur di Roma dall’amministratore delegato di cassa depositi e prestiti, Fabrizio Palermo, dall’ad di Fincantieri, Giuseppe Bono, e quello di Terna, Luigi Ferraris e da Claudio Descalzi, amministratore delegato di Eni. Un accordo, non vincolante, che ha lo scopo di unire le competenze di ciascuna società al fine di trasformare il progetto pilota Inertial Sea Wave Energy Converter (Iswec), l’innovativo sistema di produzione di energia dal moto ondoso installato da Eni nell’offshore di Ravenna e attualmente in produzione, in un progetto realizzabile su scala industriale e quindi di immediata applicazione e utilizzo. Eni metterà a disposizione del gruppo di lavoro congiunto i risultati dell’impianto pilota, sviluppato in sinergia con il Politecnico di Torino e lo spin-off Wave for Energy e fornirà il proprio know-how tecnologico, industriale e commerciale, oltre a rendere disponibili le opportunità logistiche e tecnologiche dei propri impianti offshore. “L’accordo di oggi rappresenta un importante passo in avanti verso la realizzazione su scala industriale di un nuovo sistema di produzione di energia rinnovabile dal moto ondoso. Questa intesa si inserisce nel nostro piano strategico di decarbonizzazione e nasce dal forte focus di Eni nella ricerca, sviluppo e applicazione di nuove tecnologie, finalizzate non solo a rendere più efficienti processi operativi convenzionali ma che ci spingono anche a creare nuovi segmenti di business nell’ambito energetico”, ha affermato Claudio Descalzi. “La collaborazione con tre eccellenze italiane, quali Cdp, Terna e Fincantieri, consentirà di mettere a fattor comune le grandi competenze esistenti e di accelerare il processo di sviluppo e industrializzazione di questa tecnologia, con l’obiettivo di esplorare insieme possibili progetti su larga scala anche all’estero”. Fabrizio Palermo ha invece voluto evidenziare come “il piano industriale di Cdp sia fortemente orientato allo sviluppo sostenibile, in linea con i grandi trend globali e gli obiettivi di sviluppo sostenibile definiti dall’Agenda 2030 dell’Onu”, in difesa di un ambiente che, ha aggiunto Giuseppe Bono, “ha appassionato e reso fiduciosa per la capacità tutta italiana di guardare al futuro Fincantieri, pronta a offrire le proprie competenze industriali e tecniche tipiche delle realizzazioni navali per l’ottimizzazione delle fasi di progettazione esecutiva, costruzione e installazione delle unità di produzione. Per quanto riguarda infine Terna, chiamata a contribuire allo sviluppo degli studi relativi alle migliori modalità di connessione e integrazione del sistema di produzione di energia con la rete elettrica, inclusa l’integrazione con i sistemi ibridi composti da generazione convenzionale, impianti di produzione fotovoltaici e sistemi di stoccaggio. l’amministratore delegato Luigi Ferraris si è detto fortemente convinto che questo progetto possa guidare l’Italia nell’innovazione sostenibile al servizio della transizione energetica, contribuendo all’offerta di nuove fonti rinnovabili in grado di rendere il sistema elettrico sempre più efficiente e sostenibile. La realizzazione di una prima installazione industriale collegata a un sito di produzione offshore Eni, capace di superare i vincoli che hanno fin qui limitato un diffuso sfruttamento delle tecnologie di conversione dell’energia del moto ondoso, è prevista entro il 2020 .
pubblicato il 19 Aprile 2019 da admin | in | tag: Claudio Descalzi, energia prodotta dalle onde del mare, Fabrizio Palermo, Giuseppe Bono, Inertial Sea Wave Energy Converter, Iswec, Luigi Ferraris, nergia prodotta dal moto ondoso | commenti: 0