Le idee nuove necessitano di spazio, si legge nel “Manuale del guerriero della luce”, dello scrittore brasiliano Paulo Coelho, vera e propria mappa che, pagina dopo pagina, guida i lettori a raggiungere un’isola dove il tesoro è la nostra felicità. Alla Navaltecnosud di Bari, azienda che con i suoi prodotti per la cantieristica nautica ha guidato un mare di imprenditori verso la felicità che solo lavorare nelle migliori condizioni e con i migliori strumenti può dare, hanno avuto invece una nuova idea per ridurre gli spazi tenendo in ordine e in sicurezza, nei cantieri nautici, le barche che in questo modo sono al coperto sia in inverno sia in estate. Una nuova idea diventata subito realtà nel cantiere navale Cintura di Trapani “del nostro amico Giacomo”, come ha commentato, annunciando il “varo” del nuovo progetto Roberto Spadavecchia, al comando, con la figlia Barbara, della Navaltecnosud, non appena finito di installare il nuovo “prodotto”. O meglio, come precisa sempre Roberto Spadavecchia, “due prodotti in uno”. Già, perché la nuova idea “che non necessita di spazi, anzi, ha portato a realizzare una “copertura più rack. Ovvero, la copertura tipo fissa, imbullonata e amovibile per la scaffalatura di due livelli con portata di 6 tonnellate. Un “matrimonio” fra due progetti all’avanguardia assoluta “che per quanto riguarda le rastrelliere a marchio Navaltecnosud Boat Stand, pensate per rispondere all’esigenza di una struttura di stoccaggio per piccole imbarcazioni di qualsiasi cantiere navale grazie alle dimensioni e portata personalizzabili , ha visto rivoluzionare il concetto di appoggio della barca rispetto ai prodotti attualmente in commercio”, spiega Roberto Spadavecchia, “sostituendo il “classico” appoggio su due barre di legno orizzontali, con barre in acciaio dotate di parabordi di gomma ad altissima resistenza che “abbracciano” la carena in sicurezza e non la danneggiano. Il tutto offerto ai cantieri nella versione standard del modulo con un ripiano di 6 metri di lunghezza, una profondità di 4 metri e un’altezza di 3, che può ospitare due barche da 2,90 metri di larghezza o tre barche da 2 metri di larghezza, con ciascun ripiano certificato per 3 tonnellate e la possibilità di impilare 3 ripiani per una portata totale di 9 tonnellate, e con la possibilità di personalizzare ogni volta le rastrelliere sia in termini di dimensioni sia di portata, in base alle esigenze del cliente. Per quando riguarda invece la cabina di rimessaggio”, prosegue sempre Roberto Spadavecchia, “offriamo una struttura in carpenteria metallica con una copertura in telo che ne copre le arcate fino a terra su entrambi i lati della lunghezza con la possibilità per il cliente di scegliere la configurazione che potrà essere fissa o mobile mediante l’inserimento del sistema di impacchettamento. Con le arcate, collegate tra loro da un sistema a pantografo, assicurate al suolo tramite ruote dotate di un sistema di staffe antisollevamento e mediante tiranti, a garanzia di un perfetto fissaggio e una totale tenuta della stessa e tutto questo senza (in caso il cliente scelga la versione impacchettabile) compromettere la versatilità della struttura, che può essere rapidamente liberata e impacchettata. Una soluzione disponibile esclusivamente in versione doppia-pendenza che può essere fornita anche su ruote senza binari. Soluzioni Made in Italy e certificate CE, che vedono la struttura portante in metallo”, conclude Roberto Spadavecchia addentrandosi nei dettagli più tecnici, “costituita da arcate in tubolare collegate tra loro da pantografi o barre distanziali (secondo le esigenze logistiche del cliente) con tutte le arcate, le barre, i pantografi e in generale i tubolari che compongono la struttura formati da profili scatolari in acciaio saldati longitudinalmente ad alta frequenza e calibrati ottenuti da nastro zincato a caldo in continuo, mentre per quanto riguarda la copertura avviene mediante telo in PVC(C) del peso di 900(D-G) grammi per metro quadrato (comprensivo di accessori di fissaggio) per complessivi 0,55 millimetri di spessore” e con il telo “sia in ordito sia in trama che ha una resistenza alla trazione di 3000 N/5 per centimetro e una resistenza alla lacerazione di 300 N. Tutto progettato in Italia da ingegneri italiani e prodotto nel Belpaese con materiali italiani”, è l’ultima annotazione, sottolineata con orgoglio dal “comandante” della Navaltecnosud, che un giorno, chissà, potrebbe seguire la scia di Paolo Coelho mettendo nero su bianco un suo manuale. Per guidare tutti coloro che operano nella cantieristica nautica a raggiungere un’isola dove il tesoro è la felicità di lavorare immersi in un mare di qualità e professionalità. Un’idea che potrebbe proporre alla casa editrice del libro dello scrittore brasiliano. Casa editrice che, guarda caso, ha come nome “La nave di Teseo”…
pubblicato il 9 Settembre 2022 da admin | in | tag: a felicità, cantiere navale Cintura di Trapani, copertura più rack, la mappa che guida i can tieri nautici nell'isola dove lil lavoro rende felici, Manuale del guerriero della luce di Paulo Coelho, migliori partner dei cantieri nautici, migliori soluzioni per la cantieristica nautica | commenti: 0