Un porto può essere un mondo incredibile, dove ciò che l’uomo ha realizzato per lavorare sul mare e con il mare contribuisce a creare scorci spessissimo sconosciuti se non agli addetti ai lavori, a chi il porto lo vive ogni giorno. È per mostrare questo mondo sconosciuto e fantastico che è stato realizzato “Livorno, porto e geometrie”, volume capace di raccontare, attraverso immagini che a tratti sembrano dipinti, scattate da una delle più note fotografe di mare, Irene Taddei, questo universo a se. Un mondo fatto di ponti mobili e gru, magazzini e silos in cui “un ipotetico viaggiatore che dovesse scegliere un’impressione di arrivo a Livorno (e che non non avrebbe alcun dubbio a indicare la visione dall’aereo che dal mare si appresta all’atterraggio), potrebbe cogliere”, come si legge dell’introduzione, “la modernità di una città che ai brani delle antiche fortificazioni, ai canali che ancora segnano la forma della città disegnata da Bernardo Buontalenti secondo uno schema pentagonale alla fine del Cinquecento, giustappone le attrezzature portuali estese fino a tempi recenti lungo la costa, a settentrione dell’abitato”. Un libro che fotografa una città “come in una sorta di puzzle che ricompone, in un viaggio immaginario, i segni di molteplici storie”. Un “viaggio visivo nel porto”, voluto dall’Autorità portuale di Livorno, curato da Francesca Cagianelli e Massimo Gasperini con un saggio introduttivo di Dario Matteoni, che “chi ama la fotografia e le sue commistioni con la pittura, non potrà non apprezzare, guidato dalle fotografie che colpiscono per la bellezza di certi dettagli e le suggestioni di certi parallelismi con la pittura, dove il contrasto si esplicita attraverso l’intreccio tra le forme cubiche e squadrate e le linee curve riscontrabili in molti soggetti protagonisti della vita portuale. È il caso dei rotoli di carta, delle gru in movimento, dei metallici slanci del Silos Granari o dei container accatastati come pezzi di città. Fotografie di dettaglio e di valorizzazione di un universo di lavoro realizzate da un punto di vista narrativo non consueto e non scontato dove il frammento racconta e ferma la bellezza di una realtà lavorativa spesso celata agli occhi dei non addetti ai lavori del porto”.Per info e richiesta d’acquisto:
http://www.pacinieditore.it/livorno-porto-geometrie/
pubblicato il 18 Agosto 2017 da admin | in Storie | tag: Bernardo Buontalenti, Dario Matteoni, Francesca Cagianelli, Irene Taddei racconta con un libro fotografico il porto di Livorno, Massimo Gasperini, Un libro fotografico racconta il porto di Livorno | commenti: 0