I porti divorano energia e con le bollette
alle stelle è buio pesto sul futuro dei terminal
Il lavoro nei porti richiede un grande consumo di energia elettrica, è un’attività fortemente “energivora” che oggi, “alla luce” (e mai modo di dire fu più calzante) delle maxi bollette degli ultimi mesi necessita di interventi specifici immediati, in aggiunta alle misure di carattere generale fin qui adottate, che possano alleggerire terminal e operatori da sovraccosti energetici imprevedibili e difficilmente ribaltabili sulla merce o sui caricatori. E’ questo il messaggio, un vero e proprio Sos, che i vice presidenti di Uniport (associazione che rappresenta le imprese che operano in ambito portuale) Pasquale Legora De Feo e Fabrizio Zerbini hanno lanciato al Governo
