I fari marittimi sono fra le costruzioni più affascinanti, solitari abitanti di paesaggi spesso desolati, solidamente ancorati a radici di roccia o cemento e semplicemente fondati su sottili moli o piedritti, in un equilibrio apparentemente molto fragile ma in realtà capaci di sfidare i più violenti attacchi della natura, dai quali spessissimo hanno sottratto anche gli equipaggi di imbarcazioni guidate in salvo dal loro fascio di luce intermittente. Strutture capaci di sopravvivere, grazie al loro fascino unico, anche alla moderna tecnologia della navigazione che ha di fatto reso inutile la loro presenza. Un fascino che brilla fin dalla notte dei tempi, quando fra le Sette meraviglie del mondo erano menzionati il Faro di Alessandria, costruito sull’isola di Pharos nel 283 a.C. e crollato solo nel 1303 in seguito a un violentissimo terremoto…
pubblicato il 2 Maggio 2024 da admin | in Fari | tag: faro della Rocchetta, faro dell’isola dei Cavoli, faro di Capo Caccia, faro di Capo Miseno, faro di Capo Peloro, faro di Capo San Marco, faro di Capo Scalambri, faro di Forte Stella, faro di Livorno, faro di Punta Pezzo, faro di Sant’Andrea, Lanterna di Genova | commenti: 4Un’onda apocalittica, mostruosa, assassina. Il colpo vibrato alla Michelangelo dall’Atlantico in tempesta fu descritto via radio ai cronisti di mezzo mondo coi termini più drammatici, ma nessuno riuscì a farsi un’idea realmente adeguata della sua violenza fino a quando la nave giunse a New York, al termine di quella sfortunata traversata della settimana di Pasqua del 1966. Era passata da poco l’alba del 16 aprile, il profilo del ponte da Verrazzano e la statua della Libertà affioravano e sparivano tra sbuffi di foschia, quando la Michelangelo, bandiera a mezz’asta e un telo di fortuna a coprire la ferita sotto al ponte di comando, apparve ai reporter che le erano andati incontro sui guardacoste.
pubblicato il 26 Aprile 2024 da admin | in Storie | tag: Claudio Cosulich, Fiorello de Farolfi, Giuseppe Soletti, Michelangelo, occhio del ciclone, Simone Bandini, tempesta, transatlantico | commenti: 7L’Italia affacciata sulla seconda metà del XX secolo appare un luogo di grandi speranze. Ogni aspetto della vita sociale attraversa un periodo di profonde trasformazioni e riscatto civile, dopo le distruzioni e le sofferenze causate dal grande conflitto mondiale. Uno dei settori industriali in maggior fermento è rappresentato dalla cantieristica navale. Infatti i collegamenti commerciali con il continente americano acquisiscono una valenza prioritaria per la rinascita economica dell’Europa e, in tale contesto, la lungimirante politica dei primi governi democratici dedica una particolare attenzione allo sviluppo di nuove costruzioni navali.
pubblicato il 25 Aprile 2024 da admin | in Storie | tag: Andrea Doria, barone Raoul De Beaudèan, capitano Harry Gunnar Nordenson, comandante Piero Calamai, Giovanni Zoncada, Gustavo Pulitzer, Ile de France, Johan Ernst Carstens, Matteo Longoni, Swedish Home Lines, transatlantico Stockholm | commenti: 11Dalle livide acque del Mare del Nord, al largo delle coste di Abroath, nella contea scozzese di Angus, si erge una delle cosiddette Sette meraviglie del mondo industriale: il faro di Bell Rock. Costruito tra il 1807 e il 1810, la sua storia ha i toni dell’epopea. In questo tratto di mare, a circa 18 chilometri dalla terraferma, uno scoglio a pelo dell’acqua ha minacciato per secoli le navi dirette verso l’insenatura di Edimburgo, il Firth of Forth. Un luogo sinistro, subdolo, sempre pronto a reclamare le vite di innumerevoli marinai; le rocce, affilate come denti di sega, affiorano in superficie solo per poche ore durante la bassa marea, per poi celarsi in famelica attesa.
pubblicato il 25 Aprile 2024 da admin | in Fari, Storie | tag: Bell Rock, Bishop Rock, faro di Eddystone, faro di Skerryvore, Firth of Forth, HMS York, John Rennie, Robert Stevenson | commenti: 3Il 22 giugno 1831 i siciliani avvertirono uno strano tremore della terra, poi ripetutosi anche nei giorni successivi: da Trapani a Palermo fu un susseguirsi di piccoli terremoti che a Sciacca aprirono crepe nei muri delle case e causarono la caduta di tegole e calcinacci. Il 28 di quel mese, il capitano della nave inglese Rapid segnalò di aver visto un misterioso “fuoco lontano, in mezzo al mare”; cinque giorni più tardi, alla Secca del Corallo – oggi nota come Banco Graham – il mare prese a ribollire, mentre alcuni pescatori che stavano raccogliendo una gran quantità di pesci venuti a galla, svennero per le esalazioni. Il 5 luglio si avvertirono forti scosse sismiche a Marsala e appena due giorni dopo il comandante della nave Gustavo, Francesco Trifiletti, fu il primo a vedere la nuova isola sorta dal mare, mentre “sputava in cielo cenere e lapilli”. La completa emersione avvenne tra il 16 e il 18 luglio. Situata circa 16 miglia a sud-ovest di Sciacca,
pubblicato il 19 Aprile 2024 da admin | in Storie | commenti: 0Per progettare il primo sommergibile della storia, varato nel 1800 nelle acque francesi per ordine di Napoleone Bonaparte, Robert Fulton attinse a piene mani dai migliori architetti dei mari: i molluschi. Per la precisione copiò il funzionamento del Nautilus, un mollusco che costruisce una conchiglia a forma di spirale composta da più camere disposte in successione di cui solamente l’ultima, e più grande, contiene l’animale, mentre le altre funzionano da camere d’aria e consentono di spostarsi verticalmente nelle acque del mare. E proprio Nautilus fu il nome dato alla rivoluzionaria invenzione, nome del resto utilizzato qualche anno dopo da Jules Verne per il sommergibile più famoso della fantascienza, quello condotto dal capitano Nemo per Ventimila leghe sotto i mari.
pubblicato il 17 Aprile 2024 da admin | in Storie | tag: collezioni di conchiglie, conchiolina, ipostraco, le più belle conchiglie del mondo, Nautilus, ostraco, palli, periostraco | commenti: 0All’epoca d’oro dell’industria baleniera, tra il 1825 e il 1865, lungo le coste del New England erano registrate più di 700 navi baleniere e nel vicino Massachusetts le città di New Bedford (a meno di 100 chilometri a sud di Boston) e Nantucket (l’isola omonima è a circa 46 chilometri dalla costa) si contendevano il titolo di porto più importante nella caccia ai cetacei. Le balene allora erano sinonimo di ricchezza, soprattutto i capodogli, per la massiccia quantità di grasso da cui si estraeva l’olio usato per l’illuminazione e per la lubrificazione dei macchinari industriali. New Bedford si era presto guadagnata la fama di “città che illumina il mondo”: negli anni ’40, con l’arrivo della ferrovia, aveva avuto rapido accesso agli importanti mercati di Boston e New York e si era arricchita.
pubblicato il 8 Aprile 2024 da admin | in Musei nel mondo, Storie, Viaggi & Rotte nel mondo | tag: baleniera Susan, caccia alle balene, Herman Melville, Ladoga, Lightship Basket Museum, megattere, museo dei naufragi, Nantucket, Nantucket Life-Saving Museum, navi baleniere, New Bedford, plancton, scrimshaw, Stellwagen Bank, Whaling National Historical Park | commenti: 0Il capitano William Dampier, navigatore, esploratore e corsaro per la Corona Britannica, nel 1697 descriveva così le imbarcazioni utilizzate sulla costa sud orientale dell’India: “On the coast of Coromandel, they call them Catamarans.” Kattu maram, tradotto letteralmente, significa legni legati assieme. Se l’etimologia proviene dall’Oceano Indiano, va sottolineato come le popolazioni del Pacifico usino fin dalla notte dei tempi un analogo tipo di imbarcazione, la proa.
pubblicato il 1 Aprile 2024 da admin | in Catamarani a vela, Personaggi, Storie | tag: 33 piedi Amaryllis, Alfred Kumalae, Capt. Nat, Centennial Regatta, Enrico Contreas, Herreshoff Marine Museum, Hobie Cat, Kattu maram, Little America’s Cup, Manu Kai, Nathael Herreshoff, Rudy Choy, sistership Tarantella, Stars and Stripes, Tigercat, trifoiler Paul Ricard, Woody Brown | commenti: 0Sulla terraferma e in cielo l’artiglio viene utilizzato dai mammiferi e dagli uccelli per catturare una preda e tenerla ben salda. In mare l’Artiglio è stato utilizzato per catturare, in fondo al mare, e riportare a galla, tenendolo ben saldo, un antico tesoro inabissatosi. Ma in mare un Artiglio ha anche ghermito le vite di alcuni membri dell’equipaggio… Quella dell’Artiglio, ex peschereccio inglese di 300 tonnellate, acquistato dalla So.Ri.Ma. (Società recuperi marittimi) di Genova per essere impiegato nel recupero in mare di relitti a grandi profondità, è una storia di un successo straordinario e allo stesso tempo di una terribile tragedia.
pubblicato il 1 Aprile 2024 da admin | in | tag: Artiglio, Egypt, Florence, Lloyd, Percy Mackinnon, Saint-Nazaire, So.Ri.Ma | commenti: 0Baia di Scapa Flow, isole Orcadi; 21 giugno 1919, mezzogiorno trascorso da pochi minuti. La corazzata tedesca SMS Friedrich der Grosse, 27mila tonnellate di stazza, si inclina visibilmente a dritta. Nei minuti immediatamente successivi, anche le altre navi da guerra cominciano a colare a picco. L’agonia della flotta germanica prosegue fino alle cinque del pomeriggio, quando infine si inabissa l’incrociatore da battaglia SMS Hindenburg. Forse il più incredibile episodio nell’intera storia della marineria ha avuto il suo epilogo. L’inizio di questa vicenda risale invece all’11 novembre 1918, giorno in cui – con la firma dell’armistizio di Compiègne – finisce ufficialmente la prima Guerra Mondiale.
pubblicato il 1 Aprile 2024 da admin | in Storie | tag: agonia della flotta germanica, Baia di Scapa Flow, battaglia dello Jutland, Grand Fleet, Hochseeflotte, incrociatore da battaglia SMS Hindenburg, U-boat | commenti: 0In Italia i tesori sommersi li conosciamo soprattutto per i libri di Emilio Salgari. Le avventure del Corsaro Nero e dei pirati della Malesia hanno infati rappresentato per molti di noi e per diverse generazioni una irresistibile attrazione. Più recentemente le avventure dei pirati dei Caraibi, con uno straordinario Johnny Deep, hanno nuovamente avvicinato molte persone a quel mondo e ai tesori nascosti. La loro individuazione è però molto complessa e necessita di approfondite ricerche storiche, mezzi tecnici e, soprattutto, disponibilità finanziarie rilevanti. Molto importante e famosa quella avvenuta nel 1971, dopo anni di ricerche, del galeone spagnolo Nuestra Señora de Atocha,
pubblicato il 1 Aprile 2024 da admin | in I grandi relitti, Storie | tag: Cassirer, Gairsoppa, HMS Victory, Nuestra Senora de las Mercedes, Odissey Marine, tesori | commenti: 0Se scrivere di una persona vivente, nel bene e nel male, è possibile anche se imbarazzante, scrivere di un eroe del passato quale Luigi Rizzo, Collega ma con la C maiuscola, è impresa non solo ardua ma anche difficile perché è sempre presente il rischio di incorrere nella retorica, di essere ripetitivi fino al punto di mancare le aggettivazioni giuste. Forse per queste ragioni Luigi Rizzo non ha goduto, come altre eminenti personalità del passato, di una documentata e seria vita storica e forse perché l’Italia, Paese pronto a riconoscere e incensare gli eroi di qualsivoglia nazionalità, è poco gene- roso verso i propri pur essendo sempre operazione rischiosa “riesumare” una personalità del passato per riproporne la presentazione ai giorni attuali.
pubblicato il 1 Aprile 2024 da admin | in Personaggi, Storie | tag: affondamento della corazzata austriaca Viribus Unitis, Alfredo Dentice di Frassino, Luigi Rizzo, Raffaele Paolucci, ’impresa di Premuda | commenti: 0Far rivivere il passato, riportare a navigare sulle onde del mare una barca di più di quattro millenni fa. A lanciare la sfida, quasi impossibile, è stata la squadra di archeologi e studiosi che ha deciso di ricreare, sulla base di testimonianze scritte e di geroglifici, Magan, una nave dell’età del bronzo. La storia di questa fantastica operazione comincia nel 1984, quando l’archeologo Maurizio Tosi, dell’Ismeo, l’istituto studi medio orientali, si trova a esplorare il territorio vergine del sultanato di Oman, regione della Penisola arabica, tra l’Africa e l’India, che si affaccia sull’oceano Indiano.
pubblicato il 29 Marzo 2024 da admin | in I grandi relitti, Storie | tag: archeologo Maurizio Tosi, Ismeo, nave dell'età del bronzo, nave nera di Magan, Sonia Minchillo, Tom Vosmer | commenti: 3L’ex stabilimento Florio di Favignana, un gioiello di archeologia industriale, non solo era il luogo dove venivano custodite le attrezzature, le ancore e le barche della mattanza, ma era anche una delle più fiorenti industrie di lavorazione conserviere del tonno e rappresentò anche la storia della famiglia Florio. Il complesso, grazie alla sua architettura con grandi archi e i soffitti altissimi, ricorda le cattedrali.
pubblicato il 25 Marzo 2024 da admin | in Musei in Italia, Storie | tag: Battaglia delle Egadi, ex STabilimento Florio di Favignana, famiglia Florio, famiglia Parodi, l’isola dei Florio, Maurizio Bizziccari, Regione Sicilia, tonnara, tonnara di Favignana | commenti: 0Chi avesse la ventura di navigare per la prima volta sulle torpide acque della baia di Chesapeake, magari nelle prime ore di una mattina brumosa, potrebbe all’improvviso trovarsi davanti a uno spettacolo sconcertante. Una deliziosa casetta bianca in legno, dalla curiosa pianta esagonale, coperta da un tetto rosso brillante e una bella chiostra di abbaini, si erge tra le onde come se fosse la cosa più naturale al mondo. La sensazione di stranimento è ancora più intensa durante le alte maree, quando le acque solitamente placide della profonda insenatura nascondono alla vista i macigni accatastati come protezione ai piedi del bizzarro edificio. In effetti, a uno sguardo più attento questo si palesa ben presto per quello che è, ossia un faro, ma di un tipo davvero particolare. Il suo nome, Thomas Point Shoal Light, lo deve all’insidiosa secca la cui presenza sta a segnalare non solo con una brillante luce intermittente, ma anche con una potente sirena antinebbia. Ci troviamo lungo le frastagliate coste interne
pubblicato il 14 Marzo 2024 da admin | in Fari, Storie | tag: abitare su un faro, Baltimore Harbor Light, Calvert Maritime Museum, Chesapeake Bay, screw-pile lighthouses, Thomas Point Shoal Light, Wolf Trap Light | commenti: 1
che solo Cetara sa pescare dal mareUno spaghetto cotto al dente e un filo di colatura d'alici ed ecco servito un piatto da re (oltre che