Raccontare la storia di Tag Heuer è come viaggiare a ritroso nel tempo, solcando le acque che hanno visto sfidarsi le più affascinanti imbarcazioni nelle più celebri regate. Ma significa anche proiettarsi contemporaneamente nel futuro, immaginare quali potranno essere le nuove innovazioni che la casa orologiera svizzera (entrata a far parte nel 1999 del “pianeta” Lvmh, ovvero Louis Vuitton Moët Hennessy, leader mondiale nei beni di lusso, con oltre 50 marchi) potrà introdurre, battendo sul tempo ogni altro brand, come spesso è accaduto nei suoi 150 anni di storia.

La storia di Ulysse Nardin è legata a doppio filo con i suoi successi nello sviluppo dei cronometri da marina. Nei suoi 171 anni di storia, la manifattura orologiera svizzera ha ricevuto oltre 4300 premi e 18 medaglie d’oro in fiere ed esibizioni internazionali e gli strumenti di precisione prodotti dalla maison hanno indicato la rotta di decine di navi in tutto il mondo. Oggi, ispirata dagli storici cronometri da marina sui quali si è fondata la reputazione di Ulysse Nardin, la casa orologiera svizzera presenta una nuova icona: il Marine Annual Calendar Chronometer con quadrante in smalto Grand Feu. Certificato Cosc, questo segnatempo meccanico

Roald Amundsen, quando raggiunse per primo il Polo Sud, ed Ernest Shackleton, nella sua spedizione nel continente antartico, avevano con se un preziosissimo “alleato”: un capo di Burberry, realizzato con un tessuto capace di proteggere dall’acqua e dalle temperature più rigide. Ma soprattutto un tessuto capace di spalancare alla fabbrica londinese le rotte per conquistare i mercati di tutto il mondo, diventando la vera grande icona del british style. Merito di una straordinaria intuizione, nel 1888, del fondatore Thomas Burberry: creare un tessuto che fosse estremamente duraturo, impermeabile e traspirante attraverso un processo che permettesse di rendere il filato resistente all’acqua prima della fase di tessitura. Fu così che nacque il gabardine.

Un compagno d’avventura deve essere in grado di saper reggere bene alla pressione. Soprattutto  se l’avventura è vissuta negli abissi marini e se la pressione è di molte atmosfere. Una pressione incredibile che non impedisce però al miglior orologio subacqueo di svolgere al meglio la sua funzione principale, quella, cioè, di misurare il tempo sotto il livello del mare. Là dove ogni errore può causare conseguenze tutt’altro che piacevoli. Orologi come lo Scafodat 500, il gioiello da polso che Eberhard ha realizzato per garantire ai subacquei un alleato affidabile e sicuro, oltre che bello e funzionale. Capace di resistere a 50 atmosfere.

Se qualcuno dovesse mai stilare una hit parade dei “negozi” più fotografati al mare, La Barcarella probabilmente vincerebbe a occhi chiusi. Perché la Barcarella è un “negozio” decisamente particolare (un coloratissimo patino giallo) che galleggia nelle acque di una delle più belle spiagge d’Italia e, non solo, la Pelosa di Stintino, che con il suo fondale di sabbia bianchissima e l’acqua che per decine di metri non arriva alle ginocchia invita a una passeggiata fino alla piccolissima imbarcazione sulla quale sono appese centinaia , migliaia di braccialetti e collane, anelli e cavigliere.

Si eleva dal mare in tutta la sua potenza la piattaforma in oro che campeggia sul quadrante del nuovo capolavoro firmato Ulysse Nardin, il North Sea Minute Repeater. L’ultima arrivato nella Classic Collection è un esemplare finemente lavorato in oro e smalto champlevé ispirato alle piattaforme di perforazione che trivellano i fondali del Mare del Nord alla ricerca del petrolio. È una sorta di connubio fra materiali preziosi declinati su una tavolozza particolarmente ricca di colori. Si parte dall’ispirazione, l’oro nero, come il colore del mare

Un antico proverbio africano racconta che non importa quanto tempo un tronco sta nell’acqua: non per questo diventa un coccodrillo. A Titta Lecco, fondatore nel 1969 dell’atelier Donna Elissa, azienda leader nel settore dei beni di lusso in pelle di animali esotici, piace invece raccontare che non basta disporre di una pur bellissima pelle di coccodrillo (ma anche di caimano, struzzo o pitone) per farla diventare uno splendido accessorio.

Prendete tre bellissime modelle (oltre a un modello altrettanto affascinante), fate indossare loro costumi da bagno da sogno, inquadratele sullo sfondo di panorami mozzafiato come sanno esserlo soltanto quelli di un’area marina protetta ed ecco realizzata una straordinaria  campagna pubblicitaria, destinata a far “scolorire” qualsiasi  costume da spiaggia abbiate nell’armadio.  Facile a dirsi ma non a farlo, come dimostra la nuova campagna pubblicitaria per il 2017 che uno dei più famosi brand di moda da mare del mondo, Parah,  ha fatto salpare nell’Area Marina Protetta “Isole Egadi”, a Favignana: un’intera settimana di lavoro per uno staff composto da circa 18 persone e dal fotografo Carlo Mari per trasformare ogni singolo scatto in una irresistibile attrazione per chi, sulla spiaggia, in acqua o in barca vuole elevare alla massima potenza l’unione di raffinatezza fascino e conforto che ogni capo sa mare (così come del resto della linea di lingerie) firmato da Parah, sa sommare in ogni singolo capo.  

Chi si fa trasportare sulle acque del Lago di Como nelle mattine rese trasparenti dagli impetuosi temporali notturni conosce bene la forza impetuosa del Revultun, il vento che scende dalla Val Chiavenna a sferzare la superficie lacustre. La storia delle biciclette Revolton parte da qui, dalla tradizione di una zona d’Italia straordinariamente bella, con i suoi colori pastello che passano dal verde più acceso al blu più profondo. Una terra dove si può navigare fra i monti, dove la laboriosità si coniuga da sempre con il genio. Questa capacità della natura e degli uomini di far convivere realtà così distanti ha dato vita, in una formidabile antitesi artigianale,

Una cover per  smartphone in legno pregiato, quasi fosse un minuscolo scafo intagliato dai migliori maestri d’ascia per far navigare il proprio cellulare in un mare di stile e raffinatezza. Da questa  semplice idea, e dalla passione degli ideatori per la nautica, è nato First Class, marchio di cover appositamente studiato per chi desidera distinguersi e aggiungere personalità e stile alle proprie tecnologie di uso comune, pezzi unici concepiti, progettati e lavorati a mano uno a uno, in noce, palissandro, ciliegio, acero e bamboo e in altre varietà di legno impreziosite dall’estro tutto italiano di un gruppo di giovani per i quali il mare e la navigazione rappresentano una passione profonda. 

Il legame fra il mare e il tempo è sempre stato profondissimo. Fino a qualche secolo fa, infatti, in mancanza di satelliti e navigatori, la determinazione della longitudine era legata alla conoscenza dell’ora esatta. Ecco perché non è strano che le maison più importanti del mondo dell’orologeria dedichino, ogni tanto, qualche esemplare alla marineria. Ulysse Nardin non fa eccezione, e dopo aver deliziato gli appassionati con il Classico Amerigo Vespucci, realizzato in soli 30 esemplari, la maison di Le Locle ha prodotto l’Ulysse Nardin 11, un orologio animato dal calibro UN-815, movimento meccanico a carica automatico alloggiato in una cassa dal diametro di 40 millimetri disponibile in oro bianco o oro rosa.

Cassa rotonda in acciaio ionizzato rosa e ceramica bianca con finitura lucida, diametro 39 millimetri, impermeabilità fino a 50 metri di profondità, quadrante in smalto lucido, lunetta fissa con indici, bracciale in acciaio ionizzato rosa e ceramica bianca con finitura lucida, chiusura a farfalla con pulsanti di sicurezza, movimento al quarzo con data a ore 3. È questo il biglietto da visita  della collezione Montenapoleone Ceramic, proposta nelle versioni con cassa e bracciale in ceramica bianca; con cassa e bracciale in acciaio e ceramica realizzati nelle colorazioni nera o bianca; con cassa e bracciale in acciaio con finitura oro rosa e ceramica bianca. Un orologio realizzato con un materiale tornato prepotentemente di grande tendenza e che è tornato a salire sempre più spesso a bordo delle imbarcazioni…