Mangiare pesce fa bene, anzi benissimo perché, come da sempre ci spiegano i nutrizionisti pesce, assicura all’organismo elementi (come omega 3, proteine a elevato valore biologico, sali minerali, grassi mono e polinsaturi) in grado di apportare benefici al sistema cardiovascolare, abbassare il colesterolo “cattivo” e trigliceridi e aumentare i livelli di colesterolo buono. Mangiare pesce come è abituata a farlo la stragrande maggioranza dei consumatori fa malissimo: al mare e ai suoi abitanti, i pesci appunto. Perché troppo e soprattutto malissimo considerato che qualcosa come il 40 per cento di tutte le catture non arriva al nostro piatto. Viene scartato, resta inutilizzato, “ucciso per nulla” perschè sulle tavole deve arrivare solo il pesce più nobile. Un mostruoso spreco (e un’inutile strage quotidiana di esseri viventi) raccontata nel libro “Il pesce è finito – lo sfruttamento dei mari per il consumo alimentare”,scritto dal naturalista Gabriele Bertacchini, edito da Infinito edizioni, e patrocinato da Oceanus onlus.