Al vento, che gonfiava le vele della sua goletta, aveva dedicato un componimento lirico, “L’ode al vento occidentale”, senza immaginare che proprio la forza dell’aria, unita a quella delle onde, avrebbe segnato la sua fine. Una morte, quella di Percy Shelley, poeta autore del “Prometeo liberato”, avvenuta 200 anni fa, quando, appena trentenne, annegò nel mare di fronte a Lerici, dopo aver fatto naufragio (con il mare restituì il suo corpo sulla spiaggia di Viareggio solo 10 giorni dopo) che verrà ricordata domenica 12 giugno dalla “Veleggiata Omaggio a Shelley”, regata organizzata dal Club nautico Versilia





































