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Lino Daziari, il modellista per caso
che ha conquistato 34 medaglie d’oro
Lino Daziari, il modellista per caso  che ha conquistato 34 medaglie d’oro

Trentaquattro medaglie d’oro conquistate. Basterebbe questo semplice dato per raccontare un campione straordinario del modellismo navale come Lino Daziari, capace di imporsi, in 35 anni di attività, sui più importanti palcoscenici italiani, europei, mondiali. Per raccontare invece come è diventato un campione occorre più spazio, anche perché la sua è una storia straordinariamente curiosa. Già, perché navimodellista Lino Daziari, che vive e lavora a Ravenna, lo è diventato per puro caso. 

pubblicato il 3 Novembre 2018 da | in Navi a vela & a motore | tag: Edgardo Facchi, Eros Antonellini, goletta francese La Toulonnaise, Lino Daziari, Matteo Sauli, modellismo navale | commenti: 1
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Veliero Ponap, il modello “liberato”
in un campo di prigionia inglese
Veliero Ponap, il modello “liberato”  in un campo di prigionia inglese

Un vecchio capo pilota raccontava, un giorno, dei destini strani che legano gli uomini alle loro navi e di come quelle esistenze si trovino unite nella vita o nella morte. A volte le loro storie sopravvivono al tempo e alla polvere dell’oblio, come è stato per Runar Husell e il veliero Ponape. Runar Husell nasce nel 1915 nella cittadina di Vårdö, nell’arcipelago delle Isole Åland, fra la Svezia e la Finlandia. Come la maggior parte dei figli della sua isola, si è lasciato prendere dal mare molto giovane: cuoco a tredici anni su un piccolo veliero, poi steward, fuochista su una nave a vapore e infine gabbiere sui grandi velieri. Runar ha l’occhio per il bello e l’intelligenza per capirlo; quando s’imbarca per la prima volta sulla Ponape, verso l’Australia, ha solo vent’anni, ma fra lui e la nave scocca una sorta di colpo di fulmine: la nave possiede linee classiche e perfette, è veloce e agile sull’acqua. La vita a bordo è sempre durissima e il mare impietoso, ma i giovani marinai più dotati

pubblicato il 2 Settembre 2018 da | in Barche a vela oltre i 15 metri, Navi a vela & a motore, Storie | tag: campo di prigionia dell'isola di Man, isola di Man, Runar Husell, vapore Fenix, Winston Churchill | commenti: 0
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Galeotta fu la bombardiera
Ecco la Salamandre di Demaria
Galeotta fu la bombardiera  Ecco la Salamandre di Demaria

Una nave piccola, una galeotta bombardiera, per la prima sfida personale in ammiragliato. Gianbattista Demaria, dopo le prime esperienze formative con le scatole di montaggio, ha deciso di iniziare la sua avventura nel mondo del modellismo più impegnativo partendo dalla Salamandre, una galeotta bombardiera, un tipo di nave che nel XVIII secolo era assai comune nelle flotte militari. Pensata per scardinare le fortificazioni a difesa dei porti, la galeotta bombardiera non aveva dimensioni particolarmente rilevanti. Quella riprodotta da Demaria, la Salamandre, venne costruita a Tolone nel 1752, era lunga 24 metri e larga 7 metri e mezzo ed era armata con due mortai da 12 pollici e otto cannoni da 6 libbre,

pubblicato il 8 Luglio 2018 da | in | tag: Demaria, galeotta bombardiera, Salamandre | commenti: 0
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Cygne, il brigantino che aveva nel destino
una vita in mare breve e infelice
Cygne, il brigantino che aveva nel destino  una vita in mare breve e infelice

Da un piccolo laboratorio del golfo di La Spezia è nato, dopo sette anni di lavoro effettivo, un brigantino della marina napoleonica Cygne in scala 1:48. La mano che ha saputo produtte un tale gioiello è quella di Giovanni Paveto, uno che già a dieci anni aveva tentato di riprodurre in scala un rimorchiatore in costruzione in un piccolo cantiere del porto di Spezia. In quell’epoca il porto era ben visibile e dalla strada principale si potevano osservare tutte le imbarcazioni in costruzione ancora sugli scali. Agli occhi del piccolo Paveto quel modesto rimorchiatore sembrava una grande nave e, dopo averlo ammirato per giorni, l’aspirante modellista cominciò, con l’aiuto del padre, a disegnare rilevando le misure a vista.  

pubblicato il 15 Giugno 2018 da | in Navi a vela & a motore | tag: brigantino, brigantino della marina napoleonica Cygne, Cygne, Giovanni Paveto | commenti: 0
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Galanti, il modellista che con i suoi diorami
racconta la storia della navigazione
Galanti, il modellista che con i suoi diorami  racconta la storia della navigazione

Era l’anno 1782 la Guerra d’Indipendenza Americana era finita e la Marina Francese era ai massimi splendori; gli insorti delle colonie avevano infatti vinto la guerra grazie all’aiuto fondamentale della flotta francese. Forte della spinta emotiva di questi successi la Bayonnais, una corvetta, sfidò una fregata nemica impegnata nel blocco navale del porto di Rochefort. I francesi con il bompresso della loro nave penetrarono nelle sartie del nemico, rendendo le due navi un tutt’uno. Quindi, con l’aiuto dei grappini d’arrembaggio e utilizzando il bompresso come un ponte, balzarono sulla nave nemica sorprendendo gli inglesi. La conquista fu relativamente veloce e un’ora dopo

pubblicato il 6 Giugno 2018 da | in Navi a vela & a motore, Storie | tag: Ambuscade, Bayonnaise, Louis Philippe Crepin, modellismo, Museo della Marina di Parigi, Rocherfort | commenti: 0
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La nave “uccisa” da un’esplosione
rivive grazie a un modellino
La nave “uccisa” da un’esplosione  rivive grazie a un modellino

Era il settembre del 1928 quando l’amministratore della Genovese SO.RI.MA (Società Recuperi Marittimi) Giuseppe Quaglia, ricevette la commessa dei Lloyd’s di Londra di recuperare dagli abissi un tesoro di cinque tonnellate di lingotti d’oro e quarantatré tonnellate di argento stivati sulla nave inglese Egypt. Per questa missione Quaglia incaricò il capitano Giacomo Bertolotto della nave Artiglio, che si recò sul posto e, dopo numerosi rilevamenti, riuscì a individuare il relitto. I preparativi per il recupero iniziarono immediatamente, ma dopo diversi giorni vennero sospesi per l’arrivo del maltempo. Si rimandò quindi l’operazione alla primavera successiva. La società genovese inviò allora la nave Artiglio nel mare di Saint-Nazaire,

pubblicato il 25 Aprile 2018 da | in Navi a vela & a motore | tag: Egypt, Florence, Giacomo Bertolotto, Sorima | commenti: 0
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Piccoli modelli crescono: dai motoscafi
Riva al Vittorio Veneto in scala 1:100
Piccoli modelli crescono: dai motoscafi  Riva al Vittorio Veneto in scala 1:100

Per molte persone il termine modellismo richiama l’idea del passatempo, del divertimento quasi infantile. Non sanno che dietro a ogni realizzazione di pregio si trova un vasto bagaglio di conoscenze che l’autore ha acquisito e coltivato personalmente, risultato di anni di ricerche prima, di esperienza e di lavoro poi. Leonardo Petroli è sempre stato un assiduo frequentatore dei cantieri Riva di Sarnico, una tra le poche aziende del settore nautico ad avere un proprio archivio storico. Petroli si è dedicato per molto tempo alla costruzione dei modelli di questi leggendari motoscafi. Il primo da lui realizzato è stato, a metà degli anni Novanta, un Ariston. È seguita poi la costruzione del famoso Aquarama Special, con il quale Petroli ha vinto la medaglia d’oro al Campionato Italiano Navimodel di Ferrara. Delle molte realizzazioni di Petroli una è di particolare interesse. Si tratta del modello dell’incrociatore Vittorio Veneto,

pubblicato il 10 Aprile 2018 da | in Navi a vela & a motore | tag: Aquarama Special, Campionato Italiano Navimodel, Incrociatori della Marina Italiana, modellismo | commenti: 1
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Sono serviti due anni e mezzo di lavoro
per far splendere l’Aurore a Imperia
Sono serviti due anni e mezzo di lavoro per far splendere l’Aurore a Imperia

Era il 1766 quando il marchese de Courtanvaux, membro dell’Académie des Sciences, fece costruire una piccola ed elegante corvetta chiamandola Aurore per intraprendere un viaggio sperimentale nel Mare del nord. Al ritorno, desideroso di avere un ricordo di quel viaggio, fece costruire un modello in scala 1/12. La costruzione di questo modello durò dal 1767 al 1769 in un piccolo cantiere a Le Havre, luogo di costruzione della corvetta originale. Al fine di preservare il modello dell’Aurore, il marchese de Courtanvaux lo fece trasportare nell’Abbazia Reale di Sainte Geneviève di Parigi. Adesso il meraviglioso modello si trova in una sala della biblioteca di Sainte Geneviève, a Place du Panthéon di Parigi. È in questa biblioteca che lo studioso Gerard Delacroix

pubblicato il 5 Ottobre 2015 da | in Barche a vela d'epoca, Navi a vela & a motore | tag: Alberto Cosentino, Gerard Delacroix, marchese de Courtanvaux, modellismo, Museo Navale di Imperia | commenti: 0
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Motoscafi in miniatura, i giocattoli
che fanno divertire anche gli adulti
Motoscafi in miniatura, i giocattoli   che fanno divertire anche gli adulti

Che cosa è un giocattolo se non il modo di portare nella propria casa un pezzetto del mondo che più si è amato, un riflesso un po’ sognatore della vita che più volentieri si ricorda, uno spicchio della fantasia e della gioia che, proprio i giochi, animano nei piccoli e, non di rado, anche nei grandi? Federico Falgari, libero professionista di mestiere, è sempre stato appassionato di acqua (in particolare di quella del vicino lago d’Iseo). Così è diventato collezionista. Come spesso accade in questi casi anche lui si è mosso e continua a muoversi su terreni anche diversi da quello delle barche, seguendo variegate linee di ricerca. Ma al centro di tutto sono i suoi motoscafi. Tutto il resto (autocarri e gru, autopiste d’epoca e trenini) è soprattutto merce di scambio. Il baratto, in questo mondo, è sovente alla base di ogni rapporto. E Falgari ne tiene conto da quando, negli Anni 80, trasferitosi in un piccolo paese sulla sponda bergamasca del lago d’Iseo,

pubblicato il 11 Marzo 2015 da | in | tag: collezionismo, giocattoli Zax, motoscafi | commenti: 1
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Un po’ brigantino, un po’ goletta
In Liguria naviga lo Scuna
Un po’ brigantino, un po’ goletta  In Liguria naviga lo Scuna

Quando si parla di una nave, bisogna essere precisi. E conoscerne a fondo le origini. Nella classificazione contenuta nell’Ordinanza Ministeriale numero 320 del novembre 1872 e nella successiva del 1879, per esempio, il brigantino-goletta è descritto come un “… bastimento con due alberi verticali, il primo a vele quadre il secondo a vele auriche e bompresso”, ma nel linguaggio comune nei porti liguri il brigantino-goletta fu chiamato più semplicemente scuna, un termine derivato, in modo nemmeno tanto velato, dall’inglese brik-schooner. La differenza dell’attrezzatura velica tra lo scuna e i classici brik, o brigantini, fu voluta dagli armatori liguri, a sostituzione delle vele quadre originarie del brik con altre di minori dimensioni aumentando così anche il numero dei pennoni che, nel tardo Ottocento, passarono da quattro a cinque. 

pubblicato il 14 Ottobre 2014 da | in Navi a vela & a motore | tag: brigantino, Franco Fissore, goletta, Scuna | commenti: 0
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